"Non vi voterò più", gli elettori di Salvini contro il codice della strada
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“Non vi voterò più”, Salvini sotto scacco: il nuovo codice della strada spacca la Lega

Matteo Salvini

Il nuovo codice della strada divide la Lega: elettori critici, Matteo Salvini e Claudio Borghi difendono la riforma.

Il nuovo codice della strada voluto da Salvini, approvato dal Senato e già passato alla Camera, inasprisce le sanzioni per diverse infrazioni, puntando a ridurre le morti sulle strade italiane. Tuttavia, il provvedimento ha sollevato forti critiche, anche da parte degli stessi elettori della Lega, che ha promosso la riforma con lo slogan “Basta morti in strada”.

Matteo Salvini
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Il nuovo codice della strada crea malumori: interviene Borghi

Tra i punti più discussi:

  • Sospensione della patente per due infrazioni per eccesso di velocità (superamento minimo di 10 km/h) in un anno.
  • Multe più severe, percepite da alcuni come “norme draconiane”.

Queste misure hanno portato a un acceso dibattito, soprattutto online, dove il senatore Claudio Borghi ha difeso la legge.

Molti elettori della Lega, tradizionalmente contrari a norme percepite come restrittive, hanno espresso il loro malcontento. Commenti come “Avete distrutto il partito” o “Norme da Stato totalitario” mostrano uno scollamento tra la leadership e parte della base elettorale.

Un utente sui social riassume il malumore con un’affermazione pungente: “Slogan come ‘obiettivo zero morti’ e sanzioni draconiane che pagheranno i poveri cristi, mentre i delinquenti se ne impipano, non sono cose serie”.

Claudio Borghi ha difeso il provvedimento con argomentazioni pragmatiche. Ha sottolineato che la legge limita l’uso di autovelox nascosti o in strade con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h, criticando le “Città 30”.

“Nel caso non si fosse capito, siamo del tutto contrari ai limiti a 30 km/h. Un sindaco può introdurli, ma non potrà metterci un velox”. Questa posizione, però, apre a critiche sulla coerenza dell’obiettivo di sicurezza stradale: senza controlli adeguati, i limiti rischiano di diventare inefficaci.

Salvini difende il codice

Il vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha ribadito che la riforma è il risultato di un lungo confronto con esperti e associazioni, puntando sulla riduzione delle stragi stradali: “Avanti così, per ridurre le stragi sulle strade italiane”, ha scritto su X (ex Twitter).

Tuttavia, i dati mostrano una diminuzione dei decessi negli ultimi due decenni, da oltre 7.000 nel 2000 a poco più di 3.000 nel 2023, mettendo in discussione l’urgenza evocata dal provvedimento.

Il nuovo codice della strada rappresenta una scommessa per la Lega, che cerca di bilanciare sicurezza e consenso elettorale. Ma lo scollamento con la propria base, in un momento delicato per il partito, rischia di indebolire ulteriormente il Carroccio.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024 17:24

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